#1 [Sempre vieni dal mare]
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- Sempre vieni dal mare
- e ne hai la voce roca,
- sempre hai occhi segreti
- d'acqua viva tra i rovi,
- e fronte bassa, come
- cielo basso di nubi.
- Ogni volta rivivi
- come una cosa antica
- e selvaggia, che il cuore
- già sapeva e si serra.
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- Ogni volta è uno strappo,
- ogni volta è la morte.
- Noi sempre combattemmo.
- Chi si risolve all'urto
- ha gustato la morte
- e la porta nel sangue.
- Come buoni nemici
- che non s'odiano più
- noi abbiamo una stessa
- voce, una stessa pena
- e viviamo affrontati
- sotto povero cielo.
- Tra noi non insidie,
- non inutili cose &endash;
- combatteremo sempre.
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- Combatteremo ancora,
- combatteremo sempre,
- perché cerchiamo il sonno
- della morte affiancati,
- e abbiamo voce roca
- fronte bassa e selvaggia
- e un identico cielo.
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- Fummo fatti per questo.
- Se tu od io cede all'urto,
- segue una notte lunga
- che non è pace o tregua
- e non è morte vera.
- Tu non sei più. Le braccia
- si dibattono invano.
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- Fin che ci trema il cuore.
- Hanno dette un tuo nome.
- Ricomincia la morte.
- Cosa ignota e selvaggia
- sei rinata dal mare.
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- Cesare Pavese
- 19-20 novembre 1945